Descrizione Tecnica
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BASILICA DELL'ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA E DI SAN CIRILLO E METODIO

Basilica dell'Assunzione della Vergine Maria e dei Santi Cirillo e Metodio
Nádvoří 206
687 06 Velehrad

Repubblica Ceca

Il monastero e la basilica dell'Assunzione della Vergine Maria e dei Santi Cirillo e Metodio vengono fondati dal vescovo Roberto di Olomouc (1201-1240) e dal margravio Vladislav Jindřich (1160-1222)1. La chiesa, consacrata nel 1228, viene ricostruita dopo l'incendio del 1681 su progetto di Giovanni Pietro Tencalla (1629-1702) (Fig. 1).
Tra XVII e XVIII secolo, gli abati Petr Silavecký (in carica dal 1669 al 1691), Bernard Kašpárek (1691-1699), Florián Nezorin (1699-1724) e Josef Malý (1724-1748) guidano i lavori, coinvolgendo artisti come Martin Antonín Lublinský (1636-1690), Michael Leopold Willmann (1630-1706), Paolo Pagani (1661-1716), Michael Mandík (1640-1694) e Baldassare Fontana (Fig. 2). La Basilica viene riconsacrata nel 1735, completata con gli edifici circostanti nel 1777 e insignita del titolo di basilica minore da Papa Pio XI (1857-1939) nel 1927.
Nel corso del ’900, le strutture architettoniche e le decorazioni a stucco interne sono state oggetto di numerosi restauri (1928, 1935, 1936, 1950). L’ultimo grande intervento si è svolto tra il 2006 e il 2016.

Opera
Stuccatore
Data

Altare maggiore

Fontana Baldassarre

L'altare maggiore, esempio di architettura a colonne, si distingue per la sua imponenza e raffinatezza (Fig. 3). Le massicce colonne con capitelli compositi, disposte a semicerchio, creano profondità e guidano lo sguardo verso la pala d’altare, enfatizzata da lesene simili alle colonne (Fig. 4)2. Il frontone spezzato ospita angeli seduti sugli spioventi, mentre cherubini emergono dalle nuvole sottostanti (Fig. 5, 6, 7). La parte superiore della decorazione, arricchita da fronde di palma e raggi dorati, incornicia la colomba dello Spirito Santo tra angeli e putti (Fig. 8). Le sculture di San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista si stagliano davanti alle colonne (Fig. 9, 10).

Fig. 1 – MU
Fig. 2 – MU
Fig. 3 – MU
Fig. 4 – MU
Fig. 5 – MU
Fig. 6 – MU
Fig. 7 – MU
Fig. 8 – MU
Fig. 9 – DJ – ZN
Fig. 10 – DJ – ZN

Transetto

Fontana Baldassarre

Gli altari della cappella di San Benedetto a sud (Fig. 11, 12, 13, 14, 15, 16) e di San Bernardo a nord (Fig. 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23), riprendono lo stile dell’altare maggiore, ma in scala ridotta, creando un’armonia visiva all’interno del transetto.

Fig. 11 – MU
Fig. 12 – MU
Fig. 13 – MU
Fig. 14 – MU
Fig. 15 – MU
Fig. 16 – MU
Fig. 17 – MU
Fig. 18 – MU
Fig. 19 – MU
Fig. 20 – MU
Fig. 21 – MU
Fig. 22 – MU
Fig. 23 – MU

Cappelle laterali

Fontana Baldassarre
Ultimo decennio del ‘600, dopo il 1725

Le cappelle laterali ospitano altari con strutture architettoniche a colonne (Fig. 24) arricchite da angeli, putti e nuvole vorticose sulla trabeazione, strettamente legati alle pareti adiacenti (Fig. 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40). Le figure, seppur dinamiche, mantengono una composizione simmetrica, con arti che creano linee visive. Motivi vegetali, festoni, conchiglie e nastri in stucco con fiocchi e nappe arricchiscono la decorazione di cartigli e specchiature (Fig. 41, 42, 43, 44, 45, 46). La differenza tra la mano di Fontana e quelle della sua bottega emerge nella qualità esecutiva: le sue opere spiccano per tridimensionalità e leggerezza nei panneggi, mentre quelle della bottega appaiono più piatte e pesanti.

Fig. 24 – MU
Fig. 25 – MU
Fig. 26 – MU
Fig. 27 – MU
Fig. 28 – MU
Fig. 29 – DJ – ZN
Fig. 30 – DJ – ZN
Fig. 31 – MU
Fig. 32 – MU
Fig. 33 – MU
Fig. 34 – MU
Fig. 35 – DJ – ZN
Fig. 36 – DJ – ZN
Fig. 37 – DJ – ZN
Fig. 38 – DJ – ZN
Fig. 39 – DJ – ZN
Fig. 40 – DJ – ZN
Fig. 41 – DJ – ZN
Fig. 42 – DJ – ZN
Fig. 43 – DJ – ZN
Fig. 44 – DJ – ZN
Fig. 45 – DJ – ZN
Fig. 46 – DJ – ZN