Descrizione Tecnica
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CASTELLO DI ŠEBETOV

Castello di Šebetov
Šebetov 1
679 35 Šebetov (Distretto di Blansko)

Repubblica Ceca

Il primo documento che menziona Šebetov risale al 1200, quando il villaggio è sotto il canonicato premostratense di Hradisko vicino a Olomouc1. Nel XVI secolo, diventa il centro di una tenuta monastica con la costruzione del Castello Vecchio. Nel 1640, durante l'occupazione svedese di Olomouc, il castello accoglie i Premostratensi di Hradisko. Alla fine del XVII secolo, sotto la direzione dell'abate Norbert Želecký (1649-1709), il castello viene ricostruito modificandone gli interni e fondando la cappella di Santa Barbara. Nel 1693, Baldassarre Fontana ha i primi colloqui con il priore della Canonica Premostratense, a cui scrive di non poter iniziare i lavori prima della festa dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno 1693. Il contratto per le decorazioni in stucco, ancora conservato, viene firmato il 20 settembre 1694 e, secondo Máčelová, Fontana è ancora al lavoro a Šebetov nella primavera del 16952. Il castello viene usato come residenza estiva dei Premostratensi fino al 1784 quando, con lo scioglimento del monastero, la tenuta e il castello passano al Fondo Religioso e nel 1825 a Karel Maria Strachwitz. Dopo vari passaggi di proprietà tra il 1860 e il 1877, viene acquistato da Moritz von Königswarter (1837-1893) che nel 1885 avvia una ricostruzione in stile neorinascimentale, intervenendo principalmente all’esterno e in alcune aree interne (Fig. 1)3. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il castello viene nazionalizzato e nel 1953 diventa sede di un ricovero per donne e ragazze sordomute, ora noto come Servizi sociali Šebetov. Nel 1966 gli stucchi vengono restaurati da un’artista locale, E. Křivánek.

Opera
Stuccatore
Data

Sala principale

Fontana Baldassarre

La sala principale (Fig. 2), di pianta rettangolare, ha un soffitto a volta diviso centralmente in tre specchiature dipinte, separate da decorazioni in stucco (Fig. 3). La specchiatura centrale, ovale, è incorniciata da un ricco motivo in stucco di foglie di acanto, arricchito da due cartigli sui lati corti del soffitto. Le specchiature laterali sono delimitate da cornici semplici, mentre gli spazi tra di esse sono riempiti con modanature d'acanto. Al centro dei lati, medaglioni sostenuti da trofei raffigurano le quattro età dell'uomo (Fig. 4), uniti da una maestosa ghirlanda di fiori e frutta (Fig. 5). Sormontano la scena otto putti, disposti simmetricamente, alcuni avvolti in panneggi fluenti (Fig. 6, 7, 8). Negli angoli della volta si trovano aquile in stucco e il resto della superficie è decorata in bassorilievo con rami delicati, ricchi di foglie e nastri (Fig. 9).

Fig. 1 – MM
Fig. 2 – MM
Fig. 3 – MM
Fig. 4 – MM
Fig. 5 – MM
Fig. 6 – MM
Fig. 7 – MM
Fig. 8 – MM
Fig. 9 – MM

Refettorio invernale

Fontana Baldassarre
1694

Nel refettorio invernale la decorazione in stucco si estende sul soffitto e sul cornicione, suddividendosi visivamente in tre fasce, distinte grazie a un’illusione creata dall’effetto tridimensionale (Fig. 10). Al centro del soffitto, una specchiatura ovale è incorniciata da un elegante motivo floreale in stucco. Altri medaglioni circolari, sorretti da trofei e incisi con i motti latini "Qui bibit dormit", "Qui dormit non peccat", "Qui non peccat sanctus est" e "Ergo qui bibit sanctus est"4"., sono collegati da ghirlande di fiori e foglie d'acanto, sovrastate da quattro putti disposti diagonalmente. Il soffitto è completato, in bassorilievo, da delicati rami e nastri e, negli angoli, da vasi in stucco con fiori colorati, arricchiti da rametti su sfondo blu.

Fig. 10 – MM

Sala sud

Fontana Baldassarre
1694

La sala sud presenta una decorazione in stucco sul soffitto, con una specchiatura ovale centrale circondata da una corona d'alloro (Fig. 11). Il motivo principale in stucco è costituito da foglie di acanto ben delineate. Il soffitto è suddiviso in compartimenti, ognuno decorato con stucchi, arricchiti da conchiglie e cornici modellate. Lungo i lati longitudinali, busti di fauni sono collocati all'interno di medaglioni centrali, ancorati a fasci di spighe, legate con nastri, presenti anche agli angoli del soffitto.

Fig. 11 – MM