CHIESA DELL'ASSUNZIONE DELLA VERGINE MARIA
Chiesa dell'assunzione della Vergine Maria
Kostelní 2 č.p. 16/2
682 01 Vyškov (Distretto di Vyškov)
Repubblica Ceca
La parrocchia di Vyškov e la sua chiesa vengono documentate per la prima volta nel 1328, quando il vescovo Jindřich III Berka di Dubá (n.-1333) la affiliò al decanato di Olomouc1. La città subisce due incendi, nel 1423 e nel 1464, e viene successivamente ricostruita una nuova chiesa tardo-gotica, consacrata nel 1496 (Fig. 1). Nel 1672 viene aggiunta la cappella di Sant'Odilia, commissionata dal decano di Breslavia Jan Kašpar Hauser (n.-1690) con l’approvazione del vescovo di Olomouc Karl Liechtenstein-Castelcorno (1623-1695). Le decorazioni della cappella, completate nel 1692, sono realizzate dalla bottega di Baldassare Fontana per gli stucchi e da Jonas Drentwett (1656-1736) per le pitture murali. Tra il 1928 e il 1930 la cappella viene restaurata grazie alla Società museale di Vyškov. Dopo il 1948, l'interesse per la manutenzione si affievolisce e non si registrano altri restauri fino al 1990.
Cappella di Santa Odilia
La cappella, a pianta quadrata, è ornata con decorazioni a stucco attribuite alla bottega di Baldassarre Fontana sulla base della corrispondenza tra il vescovo Karl Liechtenstein-Castelcorno e il governatore del castello di Vyškov, datata 6 maggio 1692.
La cappella è coronata da una cupola su pennacchi con lunette dipinte, incorniciate da festoni in stucco di foglie e fiori con cherubini sui lati nord, sud ed est (Fig. 2, 3, 4, 5, 6)2. Nella parete meridionale, sopra una finestra, sono posizionati due putti su nuvole che reggono dei libri aperti. Sulla parete orientale si trova l’altare maggiore con frontone spezzato, sopra il quale un angelo seduto su una nuvola è circondato da raggi di luce (Fig. 7). L’angelo, inclinato all’indietro con un’espressione estatica, è attorniato da un putto e da cherubini in parte coperti dal suo panneggio, che rivolgono lo sguardo verso lo spettatore. Ai lati del frontone spezzato ci sono due putti seduti appoggiati alle volute retrostanti, entrambi lasciano pendere le gambe dal bordo del cornicione sedendosi su un drappo che li copre (Fig. 8, 9). Nella parte inferiore dell’altare, sui lati esterni, ci sono putti che galleggiano sulle nuvole. Le mani della figura di destra sono spalancate in un gesto aperto (Fig. 10). Il putto di sinistra ha le mani giunte e la testa rivolta verso la pala d'altare. Entrambe le figure sono appena coperte dai panneggi (Fig. 11, 12).
Gli stucchi sono stati più volte ridipinti con strati di tinteggiature che nascondono l’osservazione dei dettagli e delle anatomie. Sono documentati due principali interventi di restauro: nel 1928–1930 e nel 1976–1990. In alcune aree ci sono delle mancanze del modellato, come ad esempio la mano del putto di destra (Fig. 13).