Descrizione Tecnica
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IL CANONICATO PREMONSTRATENSE HRADISKO

Il canonicato premonstratense Hradisko
Sušilovo náměstí 1/5
779 00 Olomouc 9-Klášterní Hradisko

Repubblica Ceca

Fondato nel 1077 dai nobili Ottone I di Olomouc (1045-1087) ed Eufemia d'Ungheria (1050 circa-1111), il monastero benedettino di Santo Stefano passa ai Premonstratensi nel 1151, che avviano importanti lavori di costruzione1. Dopo secoli di distruzioni, i monaci tornano nel 1653 sotto la guida dell'abate Bedřich Schialia, avviando la ricostruzione della chiesa conventuale, completata nel 16612.
Nel 1686, l'abate Norbert Želecký di Počenice (1649-1709) promuove la costruzione di un nuovo edificio conventuale su progetto di Giovanni Pietro Tencalla (1629–1702) (Fig. 1). Tra il 1692 e il 1693, la Scala Angelica viene decorata con dipinti di Justus van den Nypoort e stucchi figurativi di Baldassarre Fontana. Il complesso viene completato nel 1736 e soppresso nel 1784 durante le riforme giuseppine. Dal 1802, l'ex monastero ospita un ospedale militare, funzione che mantiene ancora oggi.

Opera
Stuccatore
Data

Scala Angelica

Fontana Baldassarre
1692

La Scala Angelica presenta una volta a cupola piana con una ricca bordura plastica e decorazioni in stucco ornamentali e figurative. La volta è sostenuta da mensole angolari a forma di mascheroni. Al centro, un grande medaglione circolare raffigura l'Immacolata Purezza della Vergine Maria, con tre figure femminili che reggono conchiglie, simboli di purezza e rivelazione (Fig. 2).
Quattro medaglioni angolari a forma di pera rappresentano le virtù cardinali: Carità, Verità, Fortezzae Pietà. Un festone floreale con nastri separa il medaglione centrale da quelli angolari. Putti in stucco reggono conchiglie lungo le pareti settentrionale e meridionale, mentre cornici decorative arricchiscono le pareti laterali.

Fig. 1 – https://cs.wikipedia.org/wiki/Kl%C3%A1%C5%A1ter_Hradisko#/media/Soubor:Olomouc_Hradisko02.JPG
Fig. 2 – Ševčíková 2022, p 55.

Volta della cappella capitolare di Nostra Signora della Neve

Fontana Baldassarre
1692

La volta della cappella, di pianta rettangolare, presenta una struttura a botte con lunette e specchiature in stucco decorate con festoni. Uno degli elementi più interessanti è il gruppo di tre teste di putti modellate a triangolo nello spazio centrale tra le specchiature. Alla sommità della volta si trovano due stelle: una a otto punte a sud e una a sei a nord. Le aperture centrali sono impreziosite da quattro cartigli in stucco, incorniciati da volute d’acanto e sormontati da teste di putti alati.
Le lunette ospitano decorazioni in stucco con personificazioni delle virtù, accompagnate da iscrizioni latine3. La Prudenza è rappresentata con una lampada e un serpente (Fig. 3), la Gloria con una tromba e un giglio, la Purezza con un unicorno, la Temperanza con uno scettro intrecciato a una corona di rose (Fig. 4), la Fortezza con un leone e una colonna rovesciata, e la Giustizia con scettro e bilancia.

Fig. 3 – Ševčíková 2022, p 61.
Fig. 4 – Ševčíková 2022, p 62.

Sala della Biblioteca

Fontana Baldassarre

La decorazione a stucco della Sala della Biblioteca rappresenta l'apice dell’arte di Baldassarre Fontana, caratterizzata da un’integrazione innovativa tra scultura e pittura, frutto della collaborazione con Innocenzo Monti (1644-1713) (Fig. 5, 6, 7). Fontana utilizza sapientemente la profondità spaziale, con rilievi che emergono dalla superficie in modo dinamico (Fig. 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22).
La volta è decorata con affreschi di Monti, completati da medaglioni dorati che celebrano il Santissimo Nome di Gesù. Dodici medaglioni sopra le finestre raffigurano i figli di Giacobbe, con figure in basso rilievo parzialmente scolpite oltre la cornice (Fig. 23). Tra questi, Ruben con una brocca d’acqua, Simeone con spada e scudo (Fig. 24), Levi con una lancia sporgente, Giuda con scettro e leone, e Giuseppe con arco e freccia.
Gli imbotti delle finestre presentano rilievi con i 24 re dell’Antico Testamento, putti e volute d’acanto. Sui sottarchi i dodici apostoli (Fig. 25, 26, 27), tra cui San Pietro con le chiavi, San Giovanni con un calice, San Tommaso con una squadra e San Matteo con un’ascia. Sopra il portale occidentale, putti dipinti recano la firma degli artisti, completando l’imponente decorazione.

Fig. 5 – JZ
Fig. 6 – JZ
Fig. 7 – JZ
Fig. 8 – JZ
Fig. 9 – JZJZ
Fig. 10 – JZ
Fig. 11 – JZ
Fig. 12 – JZ
Fig. 13 – JZ
Fig. 14 – JZ
Fig. 15 – JZ
Fig. 16 – JZ
Fig. 17 – JZ
Fig. 18 – JZ
Fig. 19 – JZ
Fig. 20 – JZ
Fig. 21 – JZ
Fig. 22 – JZ
Fig. 23 – JZ
Fig. 24 – JZ
Fig. 25 – JZ
Fig. 26 – JZ
Fig. 27 – JZ

Ex chiesa conventuale

Fontana Baldassarre
Inizio ‘700

Secondo le fonti e il manoscritto di Johann Peter Cerroni, nel 1718 Baldassarre Fontana partecipa alla decorazione della chiesa conventuale, realizzando l’altare maggiore, i capitelli, le statue di angeli sui pilastri, le statue in stucco nel mausoleo dei fondatori e la decorazione dell’altare di Santo Stefano. Il suo intervento non si limita a questi elementi, ma include anche l’ornamentazione degli altari di San Norberto, San Giuseppe e Sant’Agostino. Di queste opere, l’altare di Sant’Agostino è l’unico tuttora esistente (Fig. 28).

Fig. 28 – JZ

Ex sacrestia della chiesa conventuale

Fontana Baldassarre
Inizio ‘700

L’ex sacrestia della chiesa conventuale, decorata intorno al 1726, presenta un’elegante decorazione in stucco concentrata sulla volta. L’elemento centrale è uno specchio rettangolare con lati corti arcuati, affiancato da quattro specchi minori: due circolari lungo l’asse maggiore e due quadrilobati lungo quello minore. Un festone floreale con fiocchi e nastri, arricchito da quattro putti in stucco, separa gli specchi (Fig. 29, 30, 31). La composizione è completata da sottili volute d’acanto e da un ramo di palma sotto gli specchi minori (Fig. 32).
Le decorazioni sono state restaurate nel 1995.

Fig. 29 – JZ
Fig. 30 – JZ
Fig. 31 – JZ
Fig. 32 – JZ

Ex refettorio invernale

Fontana Baldassarre
Inizio ‘700

L’ambiente, un tempo utilizzato come refettorio invernale, conserva i resti della decorazione in stucco del soffitto, caratterizzata da cornici a specchio con motivi floreali e teste di putti (Fig. 33, 34, 35).

Fig. 33 – JZ
Fig. 34 – JZ
Fig. 35 – JZ