a

A banco o a piè d'opera

Le decorazioni non vengono eseguite direttamente sul posto ma in bottega o all'interno del cantiere e successivamente montate in opera e unite tra loro per comporre il motivo decorativo voluto. La tecnica viene usata per superare la scomodità di alcune lavorazioni o per rispondere all’esigenza di una produzione in serie (Progetto Resta di stucco).

Acqua di calce

Soluzione satura, a temperatura ambiente, di idrossido di calcio (Ca(OH)₂) che si ottiene miscelando la calce con acqua (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Additivo

Qualsiasi sostanza (o materiale) organica o inorganica usata in quantità minime e mescolata con pittura, intonaco, malta o cemento come acceleratore, plastificante, stabilizzante, fluidificante o ritardante (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Aggregato

Materiale granulare (sabbia, pozzolana, cocciopesto, polvere di marmo, calcite), inerte o reattivo, usato in combinazione con un legante (es. la calce) per la preparazione delle malte. L'aggiunta di aggregati serve a dare corpo all'impasto per poterlo stendere anche con un certo spessore, a favorire la presa e a contrastare il ritiro legato all'asciugatura della calce (Progetto Resta di stucco).

Altorilievo

Forma di scultura subordinata, come il bassorilievo, a un piano di fondo, ma con un rilievo più forte, tendente cioè al tutto tondo nel modellato delle figure, con ricerche plastiche più che pittoriche (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Analisi dei materiali

Osservazioni visive e caratterizzazione scientifica dei materiali che costituiscono le opere per ottenere informazioni sulla loro composizione e sul loro stato di conservazione. Queste informazioni possono essere utili per la loro datazione, per comprendere le tecniche con cui sono state eseguite o per mettere a punto un intervento conservativo (Progetto Resta di stucco).

Anidrite

Minerale solfato di calcio anidro (CaSO₄). Si veda la voce ‟Gesso”.

Armature

Le armature (solitamente barre o chiodi di ferro, talvolta rami di legno) sono usate nella struttura di sostegno di uno stucco per costruire lo scheletro di una figura o come ancoraggio per agganciare le figure tridimensionali molto aggettanti alla struttura muraria retrostante (Progetto Resta di stucco).

Arriccio

Uno strato di intonaco relativamente ruvido che viene applicato prima dell’intonachino, per pareggiare dislivelli e ruvidità del supporto (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

A tutto tondo

Espressione usata per indicare una scultura che possa essere veduta da tutti i lati o che, pur presupponendo una parete di appoggio, ne emerga con la pienezza del suo volume (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

b

Bassorilievo

Tipo di scultura in cui le figure sono rappresentate su un piano di fondo, dal quale sporgono con un rilievo ridotto (se la riduzione è molto forte, si ha il b. schiacciato o stiacciato) (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Battitura dei fili o battitura di corda

Metodo di trasposizione delle linee rette di un disegno sull’intonaco, con linee ‟battute” tramite una cordicella intrisa di pigmento (o senza, quando la linea viene impressa nell’intonaco fresco), fissata con due chiodi all’estremità e fatta scattare sulla superficie in modo da lasciarvi una traccia colorata e/o impressa (Progetto Resta di stucco).

Buche pontaie

Buche fatte intenzionalmente in un muro per sostenere un’impalcatura di ponteggio sospesa (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

c

Calce

Materiale legante derivante dalla calcinazione (cottura) di pietre calcaree. Nella Svizzera italiana il termine calce o ‟calcina” è usato indistintamente per indicare sia le pietre calcaree, sia la calce viva che la calce spenta o grassello di calce (Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana, ad vocem, 1952). Si veda anche la voce ‟Calce. Ciclo della calce”.

Calce (ciclo della calce)

Le pietre calcaree (CaCO₃, carbonato di calcio) vengono cotte ad una temperatura di circa a 800-1000 °C per ottenere la ‟calce viva” (CaO ossido di calcio, CaCO₃→CaO+CO₂); aggiungendo acqua, con il processo dello ‟spegnimento”, la calce viva viene convertita in calce spenta (Ca(OH)₂ idrossido di calcio, CaO+H₂O→Ca(OH)₂); una volta in opera, attraverso la reazione con l'anidride carbonica (CO₂) contenuta nell'aria, avviene il processo di ‟carbonatazione" per cui si forma nuovamente carbonato di calcio (CaCO₃) (Ca(OH)₂+CO₂→CaCO3+H₂O) (Progetto Resta di stucco).

Calce calcica

Calce ottenuta dalla cottura di pietre prevalentemente calcaree (Progetto Resta di stucco).

Calce idraulica naturale

Si ottiene dalla cottura di calcari più o meno argillosi, cioè contenenti silice e allumina: ha la caratteristica di far presa sia all’aria, sia con acqua. Le materie prime di partenza vengono cotte a 1100-1200 °C. Durante la cottura parte dell’ossido di calcio (CaO) si combina con silice e allumina per formare silicati e alluminati (Ca₂SiO₄ e Ca₃Al₂O₆) di calcio dotati di proprietà idrauliche (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Calce magnesiaca

Calce ottenuta dalla cottura di calcari dolomitici contenenti quantità variabili di magnesio (Progetto Resta di stucco).

Calce spenta

Idrossido di calcio (Ca(OH)₂) ottenuto dalla miscela di calce viva e acqua in eccesso sino ad ottenere una consistenza plastica (Progetto Resta di stucco).

Calce viva

Ossido di calcio (CaO) ottenuto per calcinazione a 800-1000 °C del calcare, materiale reattivo che facilmente reagisce con l'acqua (Progetto Resta di stucco).

Calcinaroli

Particelle di calce viva che non sono state completamente ‟spente” durante il processo di produzione delle malte. Si idratano a contatto con l’acqua o l’umidità dell’aria, espandendo il proprio volume (Progetto Resta di stucco).

Calcite

Minerale molto diffuso, chimicamente composto da carbonato di calcio (CaCO₃), principale costituente delle pietre calcaree (Progetto Resta di stucco).

Calco

Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre dalla forma così ottenuta copie dell’oggetto originale (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Carbonatazione

Reazione chimica in cui l’idrossido di calcio (Ca(OH)₂, calce spenta) reagisce con l’anidride carbonica (CO₂) e forma carbonato di calcio (CaCO₃). Questa reazione, insieme alla perdita di acqua, consente ad una malta a base di calce di fare presa una volta messa in opera (Progetto Resta di stucco).

Caseina

Legante organico proteico ottenuto dal latte (es. cagliata o formaggio) (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Cazzuola o mestola

Strumento usato dai muratori per prendere e distribuire le malte durante la costruzione delle murature o la stesura di intonaci (Progetto Resta di stucco).

Cera

Sostanza organica solida o semisolida, leggermente untuosa, insolubile in acqua, contenente principalmente composti ad alto peso molecolare. Deriva da animali, piante, petrolio o ha origine sintetica (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Cocciopesto

Si veda la voce ‟Polvere di mattone”.

Colla animale

La colla animale è una sostanza proteica, estratta da tessuti animali, che ha funzione adesiva. Esistono diverse tipologie di colle animali a seconda della materia prima e dell'animale da cui la si estrae: tendini o pelle (colla di pelle), ossa (colla d’ossa), varie parti di pesci (colla di pesce) ecc. (Progetto Resta di stucco).

Cornice d’imposta

Parte architettonica che si trova al termine di una parete nel raccordo con gli elementi del soffitto (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Cornici modanate

Una modanatura è una fascia sagomata secondo un profilo geometrico, continuo per tutta la sua lunghezza, che si trova nel mobilio o nella decorazione architettonica, in questo caso, nelle cornici (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Crettatura

Rete di sottili micro fratture che interessano solitamente gli strati di fintura (Progetto Resta di stucco).

d

Decorazione a stucco

Solitamente una decorazione a stucco è composta da un supporto, un’armatura di sostegno, uno strato di corpo e uno strato di finitura (Progetto Resta di stucco).

Descialbo

Operazione di rimozione dello scialbo da una superficie (Progetto Resta di stucco).

Dipinto murale

Pittura eseguita direttamente sulla superficie architettonica, a fresco (su intonaco non ancora asciutto) o a secco (su intonaco asciutto) (Progetto Resta di stucco).

Disegno preparatorio

Prima definizione di un'opera sul muro, realizzata a pennello o a carboncino (Progetto Resta di stucco).

Doratura

Applicazione di lamine o polveri metalliche su una superficie. A seconda della tecnica di applicazione una doratura può essere eseguita ‟a conchiglia”, ‟a colla”, ‟a guazzo” o ‟a missione”.  Le sottilissime foglie d'oro erano posate sugli stucchi completamente asciutti. Raramente erano usate foglie d'argento a causa della loro tendenza ad ossidarsi. Talvolta l'effetto dell'oro era ottenuto con metalli meno pregiati (bronzina o porporina) oppure imitato con stesure pittoriche di colore giallo (Progetto Resta di stucco).

Doratura a guazzo

La doratura a guazzo, detta anche doratura a bolo, consiste nell’applicare foglie d’oro su uno strato di argilla rossa (bolo). Il bolo fornisce una superficie flessibile che consente di lucidare l’oro con un brunitore d'agata ottenendo così un effetto brillante e molto liscio (Glossario ARTEnet.it, ad vocem).

Doratura a missione

La doratura a missione consiste nello stendere un liquido con potere adesivo (la missione, solitamente a base oleo-resinosa) sull’oggetto da dorare ed applicare poi la foglia d’oro (Progetto Resta di stucco).

e

Efflorescenza di sali

Sostanza di aspetto cristallino, filamentoso o polverulento che si forma su una superficie, causata dalla migrazione di sali solubili e dall’evaporazione di acqua (Progetto Resta di stucco).

f

Fascia

Sezione di parete o soffitto corrispondente ad una zona geometricamente definita nel progetto decorativo ed avente la forma di striscia (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Fase di presa

Il fenomeno per cui la miscela di un legante (calce, cemento) con acqua, ed eventualmente con altri materiali (sabbia, pietrisco, ghiaia), si consolida attraverso una reazione di carbonatazione o di idratazione (Progetto Resta di stucco).

Finitura

Ultimo strato di uno stucco, uniformato nel colore con una stesura di latte di calce data a pennello. Le finiture possono essere anche policrome o realizzate con lamine metalliche (Progetto Resta di stucco).

Finto marmo

Tecnica pittorica usata per imitare il marmo (Progetto Resta di stucco).

Frattazzo

Tavoletta levigata di legno duro, o lama rettangolare di acciaio, munita di impugnatura su una delle facce, che serve a spianare e lisciare malte e altri impasti su superfici piane (intonaci, pavimenti) (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Frattura

Discontinuità all’interno di una superficie architettonica o di un dipinto murale, con una conseguente separazione visibile di una parte dall’altra, che si estende attraverso uno o più strati (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

g

Gesso

Minerale tenero composto di solfato di calcio biidrato (CaSO₄·2(H₂O)). Macinato finemente è utilizzato come aggregato, mentre per utilizzarlo come legante è necessario sottoporlo a cottura. A seconda della temperatura a cui viene esposto, si ottiene un materiale con caratteristiche diverse: se cotto a 120-180 °C si forma solfato di calcio emidrato (CaSO₄•1/2 H₂O gesso da presa o gesso di Parigi), se cotto a 180-250 °C anidrite solubile (CaSO₄(α)), se cotto oltre i 250 °C anidrite insolubile (CaSO₄(β)). Il gesso da presa può essere usato come legante anche senza aggregati in quanto durante la presa, al contrario della calce, aumenta di volume (Progetto Resta di stucco).

Giornata

Una porzione di intonaco fresco stesa sopra l’arriccio, destinata a essere dipinta nella tecnica dell’affresco nell’arco temporale della giornata lavorativa (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Granulometria

Dimensione dei grani di un aggregato, spesso selezionati con un setaccio a seconda della funzione dello strato di malta da stendere o delle caratteristiche superficiali ricercate dallo stuccatore (Progetto Resta di stucco).

Grassello

Si veda la voce ‟Calce spenta”.

Guscia

Modanatura elementare (detta anche sguscio), a profilo concavo, per lo più a quarto di cerchio (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

i

Incisione diretta

Usando uno strumento appuntito (stilo) o tagliente, si tracciano delle linee profonde nella superficie di un intonaco. È un metodo di composizione o di trasposizione delle linee essenziali di un disegno su una data superficie (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Incisione indiretta

Metodo di trasposizione delle linee essenziali di una composizione sull’intonaco fresco, con l’ausilio di un cartone, mediante uno strumento appuntito (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Indagini invasive

Tecniche analitiche che prevedono il prelievo di campioni dall'opera (Progetto Resta di stucco).

Indagini non invasive

Raccolta di informazioni eseguita direttamente sull'opera utilizzando tecniche che non richiedono il prelievo di campioni e che non modificano o danneggiano il materiale (Progetto Resta di stucco).

Intonachino

L'ultimo strato di intonaco a granulometria fine, di spessore ridotto e perfettamente levigato (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Intonaco

Uno strato protettivo e/o decorativo (composto anche da più strati) che è applicato sulle superfici architettoniche (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

l

Latte di calce

Dispersione di idrossido di calcio (Ca(OH)₂) in acqua. Può essere usato come legante nella pittura a calce (Progetto Resta di stucco).

Lavorazione

Uno stucco può essere realizzato direttamente in opera, modellando la malta con stecche e con le mani; con stampi impressi nella malta ancora fresca per realizzare cornici seriali; con modeni per la creazione di cornici; a banco, montando elementi seriali realizzati non in opera (Progetto Resta di stucco).

Legante

Materiale capace di assicurare legami stabili tra diversi componenti altrimenti sciolti (Forumcalce.it). I leganti più usati per gli stucchi sono la calce e il gesso.

m

Malta

Impasto composto da leganti, acqua, aggregati ed eventuali addittivi (organici e/o inorganici) in proporzioni tali da conferire alla miscela opportuna lavorabilità e adeguate caratteristiche fisico-meccaniche. Una malta si definisce ‘aerea’ o ‘idraulica’ in relazione alla capacità di indurire in presenza di aria (malta aerea) o in presenza di acqua (malta idraulica). La malta è usata per legare gli elementi di una muratura (malta di allettamento), per la protezione delle murature (intonaci) o per modellare elementi decorativi (stucco) (Progetto Resta di stucco).

Malta di corpo

Si veda ‟Strato di corpo”.

Malta di finitura

Si veda ‟Strato di finitura”.

Malta grassa

Impasto con un'alta percentuale di legante (Progetto Resta di stucco).

Malta magra

Impasto con un'alta percentuale di aggregato (Progetto Resta di stucco).

Marmorino

Finitura a base di calce e polvere di marmo, usata per zoccolature e rivestimenti (detto anche stucco lustro). L'effetto lucido della superficie è dato dal sapone aggiunto direttamente all'impasto o come stesura finale, scaldato con un ferro caldo. Talvolta viene aggiunto uno strato finale di cera o di olio (Progetto Resta di stucco).

Martellinatura

Tecnica per rendere scabrosa una superficie muraria intonacata tramite picchiettatura con un utensile appuntito o tagliente (p. es. una martellina) (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Mattone

Si veda ‟Quadrello”.

Modanatura

Elemento sagomato di una membratura architettonica (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Modine

Il modine (modene o modano) o ‟raffetto” è la controsagoma lignea rivestita di latta utilizzata per sagomare il profilo delle cornici facendolo scorrere su asticelle di legno fissate alla superficie da modellare (Progetto Resta di stucco).

p

Pacometro

Strumento che permette di rilevare la presenza, direzione e diametro delle barre di armatura presenti all'interno di elementi in calcestruzzo o malta (Progetto Resta di stucco).

Pietra artificiale

Malta lavorata e messa in opera in modo da simulare l’aspetto di un materiale lapideo naturale. Dalla seconda metà del XIX secolo fu estesamente usata per elementi decorativi per facciate e superfici architettoniche (Progetto Resta di stucco).

Pisside

Vaso sacro in forma di coppa con coperchio, destinato a contenere le ostie consacrate (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Polvere di marmo

Polvere fine ottenuta da marmo frantumato e tritato (Progetto Resta di stucco).

Polvere di mattone

Polvere derivata dalla frantumazione di laterizi (tegole, mattoni, ecc.). Entra nell’impasto di una malta come aggregato reattivo (Progetto Resta di stucco).

Pontata

Stesura di intonaco con porzioni di grandi dimensioni che procede secondo scansioni orizzontali determinate dai piani del ponteggio. Nell’opera ultimata, restano visibili le linee orrizonali dei bordi d’intonaco sovrapposti (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Pozzolana

Materiale siliceo o silico-alluminoso utilizzato come aggregato reattivo. Se finemente macinato e in presenza di acqua, reagisce tramite presa idraulica con la calce aerea (Progetto Resta di stucco).

q

Quadrello

I mattoni, detti in dialetto lombardo ‟quadrelli” o ‟pianelle” a seconda della dimensione, servivano per costruire i supporti murari dell’altare, le lesene, la trabeazione e per dare una solida struttura a tutti gli elementi aggettanti, sia dell’architettura che dell’apparato decorativo. Le ‟pianelle”, in particolare, tavelle per pavimentazione piccole e sottili, si prestavano bene per eseguire i diversi profili (Progetto Resta di stucco).

r

Raffetto

Si veda la voce ‟Modine”.

Rinzaffo

Il primo strato grossolano di intonaco che viene dato sulle murature per regolarizzarne la superficie (Progetto Resta di stucco).

s

Sabbia

Uno dei più comuni aggregati nella composizione di una malta. Nei documenti d’archivio consultati durante la ricerca, la sabbia viene solitamente indicata con il termine generico di ‟sabbione”, una sabbia a grana grossa. In diverse opere esaminate, la granulometria della sabbia usata per gli strati di corpo è effettivamente grossolana, mista e non selezionata (Progetto Resta di stucco).

Sagoma

Profilo di un elemento architettonico (cornice, capitello, ecc.) (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Scagliola

Tecnica usata per imitare pietre decorative (p. es. marmi, brecce, porfidi). L'impasto è composto da una miscela di gesso, colla animale e pigmenti (Progetto Resta di stucco).

Scialbo / scialbatura

Strato di tinteggiatura, spesso composto da latte di calce, steso sugli stucchi per ridare loro un colore bianco (Progetto Resta di stucco).

Sottosquadro

Nella tecnica dell’intaglio e della scultura, specialmente in bassorilievo, denominazione degli incavi più profondi che formano un angolo acuto col piano costituito dal fondo dell’opera (Vocabolario Treccani.it, ad vocem, 2016).

Spatola

Arnese, costituito da una bacchetta di legno o di metallo, appiattita alle estremità, oppure da una lamina metallica munita di manico, adoperato per la manipolazione di sostanze polverulente o pastose (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Spatola dentata

Spatola caratterizzata dalla presenza di denti sulla lama (Progetto Resta di stucco).

Spicchettatura

Tecnica per rendere scabrosa una superficie muraria intonacata tramite picchiettatura con un utensile appuntito o tagliente (p. es. una martellina) (EwaGlos - European Illustrated Glossary of Conservation Terms for Wall Paintings and Architectural Surfaces, ad vocem, 2016).

Stampo

Modello con cui si ottengono oggetti di forma voluta facendo colare una malta fluida in una forma cava oppure pressando lo stampo sulla malta fresca (Progetto Resta di stucco).

Stecca

Spatola di legno o di acciaio flessibile adoperata per dipingere, stuccare, modellare (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Stiacciato

Termine usato dagli artisti del Rinascimento per indicare, in scultura, quella specie di rilievo bassissimo che intende dare una riduzione in prospettiva del volume reale dei corpi, conseguendo così un valore pittorico (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

Strato di corpo

Strato di malta che definisce i volumi di uno stucco. L'impasto è solitamente composto da calce, aggregati di media granulometria e a volte gesso. Talvolta lo strato di corpo è formato anche da più strati con composizione diversa e può raggiungere spessori consistenti, fino a diversi centimetri (Progetto Resta di stucco).

Strato di finitura

Ultimo strato di malta che viene steso per rifinire la superficie di uno stucco, rendendola lisca e omogenea. L'impasto è solitamente composto da calce e aggregati fini (polvere di marmo o di altre pietre di colore chiaro); lo spessore è solitamente di pochi millimetri (Progetto Resta di stucco).

Struttura di supporto

Struttura a sostegno dello stucco, spesso aggettante dal piano della muratura di fondo, realizzata in pietra o con mattoni di diversa dimensione (Progetto Resta di stucco).

Stucco

Impasto plasmabile allo stato fresco, usato per rivestire manufatti di tipo architettonico (come murature, colonne, capitelli, cornici, ecc.) e/o per modellare sculture a bassorilievo, ad altorilievo o a tutto tondo, cornici e modanature. L'impasto è composto da leganti (calce e/o gesso), aggregati (sabbia, calcite spatica, pozzolana o cocciopesto) ed eventuali additivi usati per modificarne le proprietà (es: la plasticità o il tempo di presa) (Progetto Resta di stucco).

Stucco forte

Si definisce ‟stucco forte” un impasto con legate composto principalmente da calce (Progetto Resta di stucco).

Stucco lustro

Si veda la voce ‟Marmorino”.

t

Telamone

In architettura, figura maschile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti membrature architettoniche (Vocabolario Treccani.it, ad vocem).

v

Vergella

Descritta dal Cherubini (Vocabolario Milanese-Italiano) come una «specie di nastrino di ferro o di reggettina colpeggiati nel piano ad imitazione di un nastro ondulato». Si tratta di una barra di ferro forgiato e ribattuto in senso alternato, con sezione quadrata di diversa dimensione. Questa particolare lavorazione del metallo garantiva una miglior aderenza della malta e permetteva agli stuccatori di piegare le barre in corso d’opera ottenendo le curvature desiderate (Progetto Resta di stucco).

Vino

Nei pagamenti legati ad un cantiere viene sempre comprato vino in grandi quantità in quanto era parte integrante del salario che veniva corrisposto ai lavoratori di ogni ordine e grado: dal semplice garzone al pittore (Progetto Resta di stucco).